giovedì 1 gennaio 2009

2009 the year of… infinite possibilities

Questo è il nome dell’agenda che ho comprato qualche tempo fa in un curioso negozietto del Born. Era una di quelle sere anonime in cui non avevo la voglia, o forse la forza di uscire. Mangio, e decido di scendere ad usare internet perché non avevo ancora connessione a casa.
Passeggiando in carrer d’en Cortines lo sguardo si sofferma su un singolare negozio di libri d’arte. All’interno ti aspetti di essere assistita da un tipo tutto piercing e tatoo, che parla slangato e fuma. Invece tuttaltro: il padrone è un simpatico ragazzo sui trentanni, tranquillissimo e che peraltro tartaglia un po’; e qui lascio all’immaginazione personale la conversazione tra lui e me col mio itañol da emigrante.
Mi aiuta a scegliere una guida di Barcelona: “A weird e beautiful guide to Barcelona” edita da Lecool; è il colpo di fulmine, con la guida intendo, la compro subito e presa dall’euforia compro anche questa singolare agenda illustrata senza neanche guardarne il layout della pagine.
Ebbene: mai un acquisto fu piú profetico perché poco meno di un mese dopo, durante riunione generale di fine anno, annunciarono l’imminente chiusura degli uffici di Barcelona; e perché strane cose accadono in me ultimamente…
Tanto per completare il quadro è mezzanotte e 10, sono a bari a casa di Romina e passo il mio primo capodanno senza festa da quando ho memoria. Fino a mezz’ora fa, quando sono uscita dalla doccia, ero uno straccio. Poi si iniziano a sentire i fermenti, i botti, i rumori della gente… e qui inevitabilmente il mio spirito festaiolo viene fuori, inizio a rompere le scatole a Romi tutta presa a sistemare l’armadio nella sua nuova casa. La sua risposta proviene direttamente dai cassetti, dal momento che è letteralmente ficcata dentro l’armadio testa e corpo: “io sono completamente refrattaria”, e va avanti per la sua strada lasciandomi con un punto interrogativo sulla fronte immagino.
É senza dubbio l’immagine piú indicativa che posso dare della mia fantastica mia sorella, racchiudibile in questa frase, al fianco di quella che ormai è la mia icona: “allora, io adesso mi preparo e vado a Bari” .